sabato 30 agosto 2008

PORTABILITÀ MUTUI: ANTITRUST SANZIONA 23 BANCHE PER PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE.

Sanzioni complessive per 9 milioni e 680 mila euro. In alcuni casi le imprese hanno orientato il cliente a scegliere la più costosa opzione della sostituzione. In altri casi hanno fatto pagare oneri non previsti dalla legge. Alcune banche hanno adottato entrambi i comportamenti a danno del consumatore. Violato l’obbligo di diligenza professionale previsto dal Codice del Consumo, anche con informazioni incomplete e inesatte.


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 7 agosto 2008, ha deciso di sanzionare, per pratiche commerciali scorrette 23 banche in materia di portabilità gratuita dei mutui. Le istruttorie erano state avviate il 24 aprile, il 5 e il 9 maggio 2008, alla luce di una segnalazione inviata dall’associazione Altroconsumo e di ulteriori denunce, pervenute anche tramite il Call Center dell’Autorità, di singoli consumatori, che evidenziavano la mancata applicazione, da parte di molte aziende bancarie, delle norme in materia di portabilità gratuita dei mutui (D.L. 31 gennaio 2007, n. 7, modificato dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, e dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244).


Secondo l’Autorità le banche oggetto di istruttoria, con diversi comportamenti, analizzati dettagliatamente nei singoli provvedimenti e distintamente sanzionati, in ragione del tipo e della gravità della violazione accertata, della loro durata e della dimensione delle banche, hanno negato o comunque ostacolato la portabilità gratuita (surroga) dei mutui da parte della clientela, prevista dalla legge, venendo meno agli obblighi di diligenza professionale e fornendo informazioni incomplete o non veritiere alla clientela.


Le pratiche commerciali scorrette accertate dall’Autorità riguardano:

SOSTITUZIONE DEL MUTUO IN LUOGO DELLA SURROGA
Per l’Autorità Intesa Sanpaolo, Bnl, Deutsche Bank, Banca Popolare di Sondrio, la Banca Popolare di Vicenza con la controllata Banca Nuova, nonché Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria, appartenenti al gruppo UBI Banca, hanno proposto alla clientela, nel corso di periodi risultati diversi sulla base dei singoli accertamenti istruttori, la più costosa pratica della sostituzione. In tal modo, attraverso i passaggi necessari per la sostituzione del mutuo (estinzione del mutuo/apertura del nuovo mutuo, cancellazione ipoteca/iscrizione nuova ipoteca) le banche in questione hanno trasformato in oneroso ciò che la legge prevedeva come gratuito.

SURROGA ATTIVA MA CON ONERI A CARICO DEI CONSUMATORI
In base agli accertamenti istruttori condotti dall’Autorità, le società Monte dei Paschi di Siena, Banca Antonveneta , Banca Carige, Banca Sella, Credito Artigiano, Credem e Bipop Carire, appartenente al gruppo Unicredit, e Banca Popolare di Verona, San Geminiano e San Prospero, e la Banca Popolare di Lodi, appartenenti al gruppo Banco Popolare, hanno attivato la portabilità del mutuo, ma – a tal fine - hanno imposto, in misura differenziata, oneri ai consumatori non previsti dalla legge.

SOSTITUZIONE DEL MUTUO IN LUOGO DELLA SURROGA E SURROGA ONEROSA
L’Autorità ha accertato che Unicredit Banca, Banco di Sicilia e Unicredit Banca di Roma, appartenenti al gruppo Unicredit, e Banca Popolare di Milano, dapprima non hanno effettuato operazioni di surroga ma unicamente di sostituzione dei mutui. Solo successivamente hanno effettuato la surrogazione attiva, ma ponendo comunque a carico della clientela, in diversa misura, oneri non consentiti.

Secondo l’Autorità le tipologie di comportamento accertate sono in contrasto con il dovere di diligenza professionale previsto dal Codice del Consumo.
Inoltre, le predette banche hanno violato i doveri di corretta informazione previste dal Codice del Consumo, prospettando, ingannevolmente, la sostituzione del mutuo quale soluzione unica o preferibile offerta al consumatore dal mercato e dalla legge, o, nel caso della surroga onerosa, rappresentando lacunosamente o ingannevolmente alla clientela la disciplina vigente in materia.



TABELLA SANZIONI

Intesa Sanpaolo
€ 480.000

Bnl
€ 450.000

Deutsche Bank
€ 500.000

Banca Popolare di Sondrio
€ 410.000

Banca Popolare di Bergamo (Gruppo UBI Banca)
€ 450.000

Banco di Brescia (Gruppo UBI Banca)
€ 450.000

Banca Regionale Europea (Gruppo UBI Banca)
€ 450.000

Banca Popolare Commercio e Industria (Gruppo UBI Banca)
€ 450.000

Banca Popolare di Vicenza
€ 440.000

Banca Nuova (Gruppo Banca Popolare di Vicenza)
€ 440.000

Monte dei Paschi di Siena
€ 350.000

Banca Antonveneta
€ 460.000

Banca Carige
€ 420.000

Banca Sella
€ 300.000

Banca Popolare di Milano
€ 420.000

Credito Artigiano
€ 250.000

Credem
€ 420.000

Banca Popolare di Verona, San Geminiano e San Prospero (Gruppo Banco Popolare)
€ 320.000

Banca Popolare di Lodi (Gruppo Banco Popolare)
€ 350.000

Unicredit Banca (Gruppo Unicredit)
€ 500.000

Unicredit Banca di Roma (Gruppo Unicredit)
€ 500.000

Banco di Sicilia (Gruppo Unicredit)
€ 450.000

Bipop Carire (Gruppo Unicredit)
€ 420.000

Totale
€ 9.680.000

Case più care: affitti +14%, mutui +8% in 2 anni.


(La Repubblica)


La casa è un bene sempre più caro per gli italiani, a rilevarlo è uno studio istat secondo il quale negli ultimi 2 anni la spesa per gli affitti sarebbe cresciuta del 14%, mentre è aumentata del 7,53% la spesa media relativa all'acquisto della casa con un mutuo (da 438 a 471 euro mensili).


Non solo, se oltre al costo della casa si calcolano le spese per l'abitazione (utenze domestiche, il condominio, la manutenzione e così via), si scopre che queste assorbono un quarto del bilancio familiare (una media del 26,7%).


La Liguria è la regione dove si spende di più per la casa e la sua gestione (700 euro su una media di spese pari a 2.236 euro/mese), la Calabria è l'area dove si spende meno (circa 367 euro su una media di spese pari a 1.995 euro/mese).

Bankitalia rileva i prezzi delle case in italia: Roma batte Milano.


(LA Stampa)


Con una media di 4.353 euro al metro quadrato nel 2007 Roma è il mercato immobiliare più caro d'Italia. La capitale precede il capoluogo lombardo (3.470 euro/m2) e Venezia (3.106/m2).


Il prezzo medio per l’acquisto delle quattro mura in italia ammonta a 2.249 euro/m2, sopra la media Napoli (3.040 euro/m2), Genova (2.921 euro/m2), Firenze (2.862 euro/m2), Aosta (2.644 euro/m2) e Bologna (2.572 euro/m2).


Tra le grandi città, si collocano sotto la soglia dei 2mila euro, Torino (1.953 euro), Palermo (1.814) e Bari (1.763 euro), mentre la città con i prezzi più bassi è Catanzaro con appena 1.056 euro/m2

Affonda il mercato londinese degli immobili commerciali.


(The Economist)


I prezzi degli immobili commerciali scendono rapidamente nel cuore di londra. dopo una crescita media annua del 10% nel 2004 e 2005 e del 17% nel 2006, ora i prezzi potrebbero essere scesi del 20% rispetto al picco più alto raggiunto dal mattone in questi anni.


Alcuni analisti ritengono che il mercato abbia toccato il fondo, ma ci sono due motivi che non inducono all'ottimismo: da un lato l'atteggiamento improntato alla massima prudenza di molti investitori, messi in fuga dalla crisi del settore, dall' altro lato, lo squilibrio tra l'offerta e la domanda di questo genere di locazioni sbilanciato sul fronte dell'offerta.


Per questo motivo cb richard ellis ritiene che per fine anno nella capitale economica europea ci saranno molti spazi commerciali non occupati, come risultato, i prezzi degli uffici stanno precipitando e secondo jones lang lasalle sarebbero già scesi del 15%

Francia, la crisi rallenta il settore delle costruzioni.


(Ilsole24ore)


La flessione delle compravendite in francia ha spinto lo stock di case sul mercato al livello record di 110.500 unità, un valore che non si vedeva dal 1982 (134mila).


Gli esperti tuttavia non si aspettano terremoti sul mercato immobiliare francese in considerazione del basso livello di indebitamento delle famiglie.

I prezzi tengono nel secondo trimestre registrando un incremento attorno al 3,3%-3,7%.


La crisi però si fa sentire nel settore delle costruzioni dove si registra un rallentamento dell'11,8% nel secondo trimestre dell'anno in corso, calato del 16,6% il numero di permessi per nuovi cantieri.

Provincia di Venezia è boom di pignoramenti.


(Gazzettino)



Aumentano del 30% su base annua i pignoramenti immobiliari segnalati dal tribunale civile in provincia di venezia.

Le rate inevase dei mutui immobiliari, ma anche l'aumento incontrollato dei prezzi energetici sono i primi responsabili della difficile situazione che costringe sempre più cittadini a rinunciare al proprio immobile.


Quest'anno in provincia di venezia i pignoramenti operati sono già 508 (dati di agosto), lo scorso anno erano stati 627 contro i 495 del 2006, con l'effetto della crisi economica già si preannuncia, per l'anno in corso, un nuovo triste record.

Mercato Immobiliare Indiano in crisi!!!


(the economist)


Fino a meno di un anno fa il mercato immobiliare indiano viveva una fase di crescita economica senza precedenti.

Le aziende richiedevano nuovi spazi per i loro uffici e una emergente e ambiziosa classe media richiedeva continuamente case di lusso. Il settore aveva anche beneficiato dell'apporto del governo che aveva esemplificato la legislazione per gli investimenti stranieri nel settore immobiliare.


Le imprese di costruzioni erano quelle che più beneficiavano del boom economico, poi per l'incremento del prezzo del petrolio, l'inflazione al 12% e la salita dei tassi di interesse hanno via via scoraggiato gli investimenti nel mattone convertendo le imprese di costruzioni, da capofila dell'economia indiana, nei principali responsabili del suo rallentamento

Crollano le costruzioni di immobili in tuatta europa


(frankfurter allgemeine zeitung)


Dopo il boom di nuove costruzioni degli scorsi anni, la spagna è il paese più colpito dalla crisi del settore. Per dare la dimensione del fenomeno, solo lo scorso anno in spagna sono state costruite 800.000 abitazioni a fronte delle 200.000 della germania.


Entro il 2010 gli immobili nuovi in spagna saranno un terzo di quelli attualmente disponibili sul mercato e già quest'anno si potrebbe registrare un decremento pari al 40% accompagnato dalla caduta dei prezzi.


Secondo la società di analisi di settore euroconstruct, solo germania austria e svizzera vedranno crescere il settore nel 2010.


Nel resto dei paesi dell'europa occidentale si prevede un crollo delle costruzioni fino al 2010: irlanda -42,1%, danimarca -25,8%, finlandia -21,6%, italia -18,2% e francia -3,2%.

Crolli record per il mattone U.S.A.


(ilsole24ore)


Negli stati uniti l'indice case-shiller che misura il prezzo delle case nelle prime 20 città americane è crollato del 15,9% annuo in giugno.

si tratta del diciottesimo calo consecutivo, il più sensibile nella storia dell'indice. nonostante il calo record del prezzo delle case su base annua, il settore immobiliare USA sembra dare qualche segnale di ripresa: nelle 20 maggiori aree metropolitane i valori sono scesi dello 0,5% rispetto al mese di maggio (-0,9%), pochissimo se confrontato ai crolli del 2-2,5% registrati a inizio 2008.


In 9 città su 20 si è registratto addirittura incremento dei prezzi.


Le vendite di case nuove a luglio sono cresciute del 2,4%, incrementi del 3,1% il mattone già esistente. segnali confortanti dunque, tuttavia le compravendite hanno segnato a luglio una consistente frenata, -13% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso