venerdì 11 luglio 2008

scendono i prezzi delle case a milano: -0,9% nel secondo trimestre

(idealista.it)

i prezzi degli immobili di “seconda mano” a milano segnano una flessione dello 0,9% nel secondo trimestre 2008. ora per acquistare casa sotto la madonnina occorrono in media 3.507 euro/m2, contro i 3.538 del rilevamento precedente. lo rileva l'ultimo rapporto di idealista.it condotto su un campione di 2136 immobili del portale. i quartieri più vicini alla media dei prezzi cittadini sono: città studi-lambrate (3.427 euro/m2), lorenteggio-bande nere (3.412 euro/m2) e famagosta-barona (3.317 euro/m2). più staccati, ma sempre nella fascia dai 3 mila euro in su, i quartieri greco-turro (3.190 euro/m2), certosa (3.116 euro/m2) e chiesa rossa-gratosoglio (3.025 euro/m2). i più cari, a parte il centro - prezzi che possono oscillare tra 4.667 euro/m2 per un appartamento in corso genova e i 25 mila euro/m2 per un’immobile di prestigio nel quadrilatero della moda -, garibaldi-porta venezia (4.778 euro/m2), navigli-bocconi (4.574 euro/m2), porta vittoria (4.468 euro/m2) e la zona fiera-de angeli (4.439 euro/m2). il quartiere con i prezzi più bassi della città è baggio con i suoi 2.725 euro/m2. sotto i 3 mila euro/m2 anche le zone corvetto-rogoredo (2.943 euro/m2) e comasina-bicocca (2.912 euro/m2)

La casa? si compra e si vende, ma solo per necessità

(Gazzetta del mezzogiorno)

tempi duri per chi vuole comprare casa: un'indagine tecnoborsa condotta su sei importanti città italiane rileva tempi medi di vendita più lunghi (tra 3 e 6 mesi), la riduzione del numero di compravendite (-7%) e una forbice tra prezzo richiesto e prezzo conclusivo della contrattazione passata dal 5 al 10%. sempre secondo tecnoborsa sarebbero sempre meno le famiglie che hanno acquistato casa nel biennio 2006-2007, lo 0,5% in meno rispetto al 2005 e -2,2% rispetto al 2004. il prezzo è divenuto il fattore discriminante più importante secondo gli intervistati, che in passato lo collocavano al secondo posto nella classifica delle cause che determinano le loro scelte. per tale motivo la tipologia di abitazione più scelta è quella "abitabile", significa che pur di spendere meno le famiglie sono disposte ad accontentarsi di soluzioni meno soddisfacenti rispetto a una casa nuova o ristrutturata. secondo l'indagine dunque il consumatore avrebbe iniziato ad abbassare le proprie pretese mentre sul piano dell'offerta calano inesorabilmente (1,3%) le case vendute da famiglie per acquistare una nuova abitazione in cui vivere. chi ha venduto la seconda casa dichiara di averlo fatto per esigenze di liquidità e non per effettuare altri investimenti imobiliari

Affondano le speranze di un immediato recupero del mattone USA

(Financial times)

le speranze di una ripresa del tribolato mercato statunitense sembrano momentaneamente congelate dopo la pubblicazione di una inattesa e brusca caduta delle vendite immobiliari nel mese di maggio (-4,7%). l'indice dell'associazione nazionale di agenti immobiliari (nar), che rileva il numero di compromessi tra acquirenti e venditori è sceso dell'88,9% ad aprile e dell'84,7% a maggio. le buone performance di aprile avevanno riacceso le speranze di un rapido recupero del mercato immobiliare anche perchè i procacciatori di affari si erano riattivati per acquistare a buon mercato case economiche nelle zone colpite più duramente dalla crisi dei prestiti spazzatura. inoltre, i piccoli progressi dei prezzi degli immobili in alcune grandi città, come boston o chicago, tra marzo e aprile avevano contribuito a generare del cauto ottimismo. ora molti economisti fanno marcia indietro e affermano che è ancora è presto per parlare di inversione di tendenza del settore immobiliare

giovani coppie, famiglie e anziani sempre più a rischio sfratto

(L'unità)

roma, torino, milano, firenze, palerno, bologna, la geografia degli sfratti sembra non avere confini. sono stati 33.500 i nuclei familiari sfrattati nel 2007 perchè incapaci di pagare il canone di locazione, una vera emergenza contro la quale, secondo luigi pallotta del sindacato inquilini sunia, bisognerà "intervenire subito con un apposito fondo che eviti la morosità per migliaia di famiglie". tornando alle cifre è roma la città più "morosa" con 3.606 famiglie costrette a lasciare le proprie casa, poi milano, torino e firenze, la prima città del sud - quinta nella graduatoria generale è palerno (1.056 sfratti). i più colpiti secondo sunia sono i nuclei monoreddito composti da 4 persone, le famiglie con lavoro a tempo determinato e gli anziani sopra i settanta

la crisi colpisce i redditi medio-bassi

(Libero)

cala l'ammontare dei prestiti, per un valore che va a coprire il 60% del valore dell'immobile contro il 70-75% dello scorso anno. giù anche i compromessi, i contratti firmati dai privati direttamente dal costruttore dell'immobile, un po' la cartina al tornasole del mercato in proiezione futura. il mattone ristagna con rallentamenti della domanda, in particolare nel nord-ovest e nel centro italia, intorno al 15-20%.

per ora i disagi maggiori nelle aree dell'hinterland delle grandi città come milano, torino e roma. come spiega mario breglia di scenari immobiliari, ad essere maggiormente colpiti sono le persone con redditi medio-bassi, soprattutto le giovani coppie. per fronteggiare la crisi e l'emergenza abitativa è in arrivo la costruzione di 100 mila nuovi alloggi da vendere o affittare a prezzi agevolati, ma bisognerà aspettare ancora alcuni anni prima di vedere concretizzato tale progetto. per il presidente di scenari immobiliari occorrono soluzioni nell'immediato, come "l'aliquota unica al 20% sui redditi di locazione, che potrebbe stimolare i proprietari all'affitto"

fitch ottimista sul futuro di dubai

(Financial Times)

il vivace mercato immobiliare di dubai si avvicina al perfetto punto di equilibrio tra la domanda e offerta. secondo un rapporto dell'agenzia internazionale di valutazione del credito fitch, le nuove costruzioni immesse sul mercato toccheranno il punto massimo nel 2009-2010. nello stesso periodo potrebbe anche registrarsi nella città stato, dove si sta edificando a pieno ritmo spazi commerciali, un eccesso di offerta di spazi ad uso commerciale e da ufficio. intanto gli investitori stranieri stanno contribuendo a far crescere i prezzi degli immobili. i principali compratori di dubai sono indiani, arabi e inglesi, secondo le statistiche del governo. con una offerta basata sul residenziale di lusso e grandi spazi commerciali, l'entrata in scena di mercati emergenti e competitivi di abu dhabi e doha, secondo fitch la capacità attrattiva di dubai andrà ulteriormente ad incrementare la domanda straniera

crescono i canoni: + 5% nel primo trimestre dell'anno

(Corriere della sera)

per le famiglie con redditi tra i 10 e i 20 mila euro la casa incide tra il 48% e il 64%. secondo un'indagine della camera di commercio, tolte le spese per la casa (affitto, mutuo, manutenzione) sarebbero molti i cittadini costretti a vivere con soli 20 euro al giorno. tutto questo mentre l'ultima rilevazione di sunia segnala un aumento degli affitti superiore al 5% nel primo trimestre del 2008 e aumentano anche gli sfratti per morosità, ben 1236 l'anno scorso

La reazione del mercato Americano alla sovrabbondanza di case vuote.

(the Economist)

al termine del primo trimestre del 2008 nel mercato statunitense c'erano 2,3 milioni di case vuote con un incremento di 160 mila unità abitative rispetto alla fine del 2007.
questo surplus di offerta continua a far calare i prezzi rendendone difficile la stabilizzazione. la situazione ha generato alcune situazioni davvero paradossali: per esempio in un quartiere semi-abbandonato di atlanta, gli speculatori, non potendo vendere le case, hanno pagato delle persone senza casa perchè le occupassero.

lawrence lindsey dell'american enterprise institute ha aaddirittura proposto di facilitare le concessioni di permessi di soggiorno e di lavoro per gli stranieri che siano disposti a investire almeno 10 milioni di dollari per un appartamento, impegnandosi a mantenere tale impegno per lo meno per 5 anni. secondo lindsey, con 100.000 persone disposte a questo genere di sacrificio si otterrebbe 1 milione di dollari, con una forte riduzione dello stock di abitazioni libere. considerato lo scenario a tinte fosche del mercato del lavoro statunitense e il crollo del valore delle case però soltanto gli stranieri con maggiori disponibilità economiche saranno disposti a questo

comprare a roma ora costa meno, ma volano gli affitti

(La Repubblica)

con 56.132 abitazioni vendute a roma lo scorso anno è stato toccato il livello minimo di transazioni da sei anni a questa parte e adesso iniziano a scendere anche i prezzi. per il cresme nel secondo semestre 2007 le quotazioni sono diminuite fra lo 0.7 e il 3,5%, mentre un immobile nella capitale costa mediamente 4.150 euro/m2. dalla radiografia delle compravendite sul territorio, a ribasso (15%) il litorale nord, la tiburtina e la casilina, a rialzo invece le zone flaminia, salaria e il litorale sud. al momento i prezzi in città sono stazionari mentre iniziano a calare quelli delle aree fuori dal raccordo con diminuzioni tra l'1,5 e il 3%. per la prima volta dal '98 a roma comprare costa meno, lo stesso non si può dire per chi va in affitto. i prezzi delle locazioni oscillano tra i 900 euro di media per le zone fuori dal raccordo a più di 2.000 euro per un alloggio da 76 m2 nel centro storico. gli affitti a roma sono cresciuti del 77% nel giro di soli dieci anni

Tassi e prezzi sù. Ora la casa diventa MINI

(La repubblica)

tassi più alti per i mutui e prezzi più alti per le case hanno dato vita ad un mix letale: oggi, rispetto a tre anni fa le aspettative di chi intende comperare un immobile devono ridursi di un terzo. i calcoli sono presto fatti: nel periodo preso in considerazione il costo del parametro base per calcolare l’euribor è più che raddoppiato; secondo i dati di progetica al primo giugno 2005 l’euribor un mese/365 quotava 2,13%, alla stessa data di quest’anno stava al 4,52. ora per cercare case della stessa ampiezza si va fuori città, in cittadine con una buona qualità della vita e con servizi e infrastrutture alternative. ma qui, va detto, scatta l’effetto caro-benzina, senza contare le ore perse nel traffico

crollo delle vendite a Roma e Milano

(finanza & mercati)

continuano a diminuire le compravendite immobiliari nelle grandi città italiane. il che significa che continuano a diminuire le transazioni di immobili residenziali, che sono la maggioranza dei volumi dell’intermo mercato italiano del real estate. l’indicazione arriva dall’agenzia del territorio, che ha presentato i dati consuntivi sul 2007. in particolare, a milano la flessione delle compravendite immobiliari è stata del 11,8% rispetto al 2006. situazione simile a roma dove il calo di compravendite registrato è stato del 7,62%, male anche napoli (-16,9%) e in leggera flessione torino con –4,29%

Le dimensioni non contano...

(Sole24ore)

l’agenzia delle entrate nella risoluzione 265/e del 26 giugno 2008 ha stabilito che anche le pertinenze di notevole dimensione sono suscettibili di essere trasferite con l’applicazione dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa. due sono gli elementi fondamentali, necessari e sufficienti all’esistenza del vincolo pertinenziale, che si ricavano dalla definizione legislativa: il cosiddetto “elemento soggettivo” e “l’elemento oggettivo”. la normativa dispone però di un numero massimo di beni per i quali è possibile utilizzare il beneficio

Dio salvi i castelli della reginao

(Il Giornale)

mantenere in buono stato dei castelli non è cosa che si può risolvere con qualche migliaio di sterline tanto più se si tratta di edifici vecchi di secoli, e così anche la regina elisabetta ha dovuto rinunciare ai lavori di ristrutturazione delle sue numerose dimore. il ministero del tesoro ha infatti appena congelato i finanziamenti previsti per la manutenzione di buckingham palace, il castello di windsor e le altre abitazioni reali per i prossimi tre anni. soltanto nello scorso anno elisabetta e famiglia sono costati ai contribuenti 40 milioni di sterline (circa 50 milioni di euro). il rapporto dello stato finanziario delle casse reali appena pubblicato ha anche rivelato un buco per ben 32 milioni di sterline relative al mantenimento dell’immenso patrimonio immobiliare. a lanciare l’allarme è stato sir alan reid, responsabile dell’appannaggio reale. insomma, l’ultimo resoconto ha dimostrato senza ombra di dubbio che anche l’aumento del tasso d’inflazione è qualcosa a cui perfino una regina deve badare

Cambiare casa? costa troppo!

(Affari & Finanza)


il rallentamento del mercato residenziale, certificato dal calo delle compravendite e dall’allungamento dei tempi necessari per concludere la trattativa, ha notevolmente aumentato le difficoltà che incontrano i proprietari immobiliari che sono intenzionati a cambiare casa. si stima che almeno la metà delle compravendite sia riferita al cosiddetto “miglioramento abitativo”. i casi che si stanno verificando, in particolare nelle aree urbane delle grandi città, sono soprattutto localizzati nelle zone semicentrali, ben collegate dai mezzi pubblici e fornite di servizi commerciali. i vecchi appartamenti, non ristrutturati, hanno subito un sensibile calo del loro valore, e questo significa che le famiglie che desiderano una situazione abitativa migliore, quindi maggiore spazio e quartieri di qualità, sono costrette a pagare una differenza ben più elevata che in passato

In Francia prezzi immobili -4%

(Lefigaro)

sguardo al mercato immobiliare transalpino. secondo le stime di bipe-empruntis i prezzi nel 2008 mostreranno un abbassamento complessivo pari al 4%. anche qui, dopo una crescita che nell’arco di un decennio ha raggiunto il +140%, il mercato francese farà registrare a fine anno una forte contrazione. qualche segnale arrivava già dai dati del primo trimestre, che per l’usato indicavano una lievissima crescita (0,9%) contro un +2,5% dello stesso periodo del 2007. si tratta, secondo molti, di una flessione attesa, direttamente legata all’innalzamento dei tassi di interesse decisi dalla banca centrale europea. uno spiraglio potrà essere aperto dall’entrata in scena di banche “low cost” capaci di offrire tassi più bassi per conquistarsi fette di mercato

la Bovisa si fa SNOB

(Patrimoni)

fino a 20 anni fa la bovisa era la zona di milano con la maggiore concentrazione di fabbriche. ora, dopo un’importante progetto di riqualificazione urbana, i recuperi dell’archeologia industriale sono numerosi, a tutto vantaggio di chi vuole investire. la rinascita della bovisa attraversa anche un percorso culturale e sociologico; il politecnico vi ha trasferito alcune facoltà, dando il via al processo di trasformazione e da qualche mese ha aperto i battenti la nuova triennale. parallelamente, è proprio in questa zona di milano che stanno prendendo forma i primi due esperimenti italiani di cohousing, il vicinato elettivo. il primo progetto di questo genere è urban villane bovisa, che sarà consegnato ne giugno del prossimo anno, mentre il secondo progetto, residance, è invece il primo esperimento europeo di cohousing in affitto

Studenti fuori sede a Milano il vero esame è trovare casa

(Repubblica)

a milano la combinazione della carica di quarantamila fuorisede che anche quest’anno si sono messi alla caccia di un alloggio per il prossimo anno accademico e della cronica carenza di immobili modifica ancora una volta le tendenze del mercato degli affitti. e il risultato è la variante più recente della giungla di sempre, un libero mercato per buona parte sommerso che ben poco riescono a razionalizzare le offerte on line, le bacheche elettroniche e le poche e in gran parte disapplicate leggi varate per calmierarlo. gli ultimi dati, della fine del 2007, vedono un aumento intorno al 10% in zona bocconi, del 5% a città studi e del 4% in bicocca, contro una media cittadina del 2,7% nello stesso periodo

Gran Bretagna: mercato immobiliare sempre più in calo

Sole24ore

accelera il rallentamento del mercato immobiliare britannico: secondo gli ultimi dati i prezzi delle case in giugno sono scesi per l'ottavo mese consecutivo e sono calati del 7,3% rispetto ai massimi toccati nell'ottobre 2007.

gli economisti concordano che le prospettive per il mercato sono negative: la domanda è in calo, l'economia rallenta e il credit crunch sta rendendo l'accensione di un mutuo sempre più difficile e onerosa. il calo riguarda l'inghilterra, il galles e l'irlanda del nord, una delle regioni più colpite.

anche londra non è esente dalla crisi e i prezzi nella capitale sono scesi per la prima volta dal 1995 anche a causa della crisi finanziaria e della prospettiva di un'ondata di licenziamenti nella city. la scozia è l'unica regione a registrare una modesta crescita (+0,6%), dovuta al fatto che i prezzi erano comunque più bassi che nel resto del paese. il timore è che la brusca correzione del mercato immobiliare abbia ripercussioni sull'economia britannica. la crisi ha già contagiato il settore delle costruzioni, dell'arredamento e degli elettrodomestici e ha portato a un calo della fiducia dei consumatori