venerdì 30 maggio 2008

PATTO GOVERNO-ABI , MA LA SURROGA E' MEGLIO

(il sole 24 ore, sabato 24 mag 2008)


tra la rata bloccata (patto abi-governo sui mutui) e la surroga cosa conviene di più?al test della convenienza, effettuato da il sole 24 ore, alla fine la spunta la surrogazione dell'ipoteca introdotta dal decreto bersani. nel caso ipotizzato per il test, di un lavoratore dipendente di 35 anni cha abbia stipulato un mutuo da 100mila euro nel 2005, per un immobile del valore di 200mila, con la convenzione abi-governo si arriverebbe a un esborso finale di 177mila euro (con i tassi ai livelli attuali), vale a dire dai 10 ai 18mila euro in più di quanto occorrerebbe optando per il meccanismo della surroga. secondo questo studio dunque per i consumatori aderenti al patto abi-governo il "sollievo" sarebbe soltanto apparente, infatti, la rata da pagare alla banca sarebbe sì più bassa nell'immediato, ma il montante finale risulterebbe ben superiore rispetto a quello maturato da chi dovesse scegliere di rottamare il mutuo, senza costi aggiuntivi, come stabilito dalla legge n.40/2007

mercoledì 28 maggio 2008

Confronto Matematico tra SURROGA e RINEGOZIAZIONE ABI-MINISTERO

Confronto tra RINEGOZIAZIONE e PORTABILITA' (SURROGA) su:
mutuo residuo € 100.000,00 x 25 anni su tasso variabile Euribor 1 mese + 1,50%
rinegoziazione come da proposta ABI-Ministero Economia
Evidenziati i valoridi tasso , rata ed interessi totali tra le diverse alternative
Elaborazione dati www.mutuionline.it




Ipotesi Euribor 1 mese: costante al 4,37% (rilevazione 26.5.2008)


mutuoABISurrogaSurooga

originarioMinisteroDurata originariaDurata allungata
Spread
1,50%1,50%0,90%0,90%
Tasso
5,87%5,72%5,27%5,27%
Durata residua
25362536
Rata
644,00 550,00 607,00 521,00
Interessi totali
93.200,00 € 137.800,00 82.200,00 125.200,00


Ipotesi Euribor 1 mese: costante al 5% (incremento rispetto all'attuale livello)
mutuoABISurrogaSurooga
originarioMinisteroDurata originariaDurata allungata
Spread1,50%1,50%0,90%0,90%
Tasso6,50%5,97%5,90%5,90%
Durata residua25402540
Rata 683,00 552,00 646,00 547,00
Interessi totali€ 105.000,00 € 185.800,00 93.700,00 162.500,00


Ipotesi Euribor 1 mese: costante al 3,70% (ribasso rispetto all'attuale livello)
mutuoABISurrogaSurooga
originarioMinisteroDurata originariaDurata allungata
Spread1,50%1,50%0,90%0,90%
Tasso5,20%5,20%4,60%4,60%
Durata residua25312531
Rata 603,00 540,00 568,00 510,00
Interessi totali 81.000,00 € 101.000,00 70.300,00 89.600,00


Ipotesi Euribor 1 mese: costante al 3,00% (forte ribasso rispetto all'attuale livello)
mutuoABISurrogaSurooga
originarioMinisteroDurata originariaDurata allungata
Spread1,50%1,50%0,90%0,90%
Tasso4,50%4,52%3,90%3,90%
Durata residua25262526
Rata 562,00 551,00 528,00 516,00
Interessi totali 68.600,00 71.900,00 58.300,00 60.900,00

Questo dimostra che finanziariamente la SURROGA è in tutti gli scenari possibili la migliore soluzione rispetto alla convenzione ABI - Ministero dell'economia , che porta sollievo in rata nel breve periodo ma in sostanza in ogni scenario sia che i tassi salgano o scendano o che rimangano tali e quali a quelli odierni aumentano solo le entrate delle banche su un prodotto già venduto.

Il tutto considerando che qui le ipotesi di surroga sono state fatte su uno spread 0,90% e non 0,60% come attualmente ho disponibile fino a fine luglio.


Bruno Zappia UIC 65866 , Alzaia Naviglio Grande 46 - 20144 - Milano tel. 347/6984612 fax 02/8392949

ANTITRUST si esprime sulla convenzione GOVERNO - ABI

Lettera dell'Antitrust 27 maggio 2008 rigurdo la convenzione Governo ABI sui Mutui.

  • "In primo luogo, è importante che le singole banche e gli intermediari finanziari aderenti possano autonomamente adottare condizioni e/o strategie commerciali migliori per la clientela, evitando di rendere omogenee le strategie dal lato dell’offerta, le quali disincentiverebbero l’adozione di modalità diverse e competitive a vantaggio dei mutuatari. A titolo esemplificativo, il riferimento a criteri molto rigidi - basati sulla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto in essere, all’anno 2006, nonché ad uno specifico tasso sul conto accessorio (IRS con spread dello 0,50) – può condurre le banche a non differenziarsi nelle condotte e invece a seguire la procedura, come se fossero rigidamente definiti tutti i criteri, senza alcun incentivo a competere, migliorando ulteriormente le condizioni a vantaggio della clientela. [...]"
  • "In secondo luogo, è essenziale mantenere gli stimoli concorrenziali che derivano dall’altra misura, oggetto di intervento da ultimo della legge 2 aprile 2007, n. 40, ossia la surrogazione del mutuo – c.d. portabilità. L’Autorità intende rilevare che solo dal confronto di più offerte può derivare un effettivo sviluppo competitivo dei mercati, tra i quali anche il mercato degli impieghi bancari. Nel merito si rileva che allo stato risultano ancora elevati gli ostacoli alla mobilità e il processo di portabilità appare ancora eccessivamente complesso. [..]"
  • "In terzo luogo, è fondamentale che sia fornita una adeguata informativa alla clientela. [..]In particolare risulta essenziale che il mutuatario sia messo nella condizione di valutare gli effetti della rinegoziazione prevista dalla procedura, in termini di riduzione delle rate in tutto l’arco temporale previsto dall’ammortamento, tenendo conto della maggior durata che essa comporta – in termini di allungamento del prestito iniziale – nonché dei rischi connessi in funzione delle diverse possibili evoluzioni dei tassi di interesse. [..]"


Manco lo avessi scritto io!!!

Ancora una volta viene ribadita l'importanza della SURROGA.
Ieri sera se ne è parlato a Ballarò alla questione è stato dedicato poco spazio o meglio non quanto sarebbe stato necessario. Tra l'altro dovrebbe essere andata in onda anche un'intervista girata sabato con il responsabile Marketing di MutuiOnline, Dott. Roberto Anedda.

Questo è il momento per continuare a parlare di SURROGA che è l'unica modalità di intervento sul vecchio mutuo che permette di risparmiare effettivamente visto che va a modificare lo spread mentre altre iniziative non prevedono tale intervento e quindi il risparmio è fittizio!

Da quello che si è capito per ora infatti la proposta governo ABI prevede la trasforamzione da variabile a rata costante ma senza toccare lo spread!!

La mia proposta commerciale invece prevede uno spread che va dall'0.50% allo 0.60%!!!


Bruno Zappia UIC 65866 ,Alzaia Naviglio Grande 46 - 20144 - Milano tel. 347/6984612 fax 02/8392949

venerdì 23 maggio 2008

Decreto Legge sui mutui VS SURROGA

(Sole24ore)

"Rinegoziazione mutui prima casa. Il ministero dell'Economia e l'Abi entro 30 giorni sigleranno una convenzione con modalità e criteri di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale. La rinegoziazione, che si applica dalla prima rata successiva al 1° gennaio 2009, dovrà assicurare la riduzione dell'importo della rata a un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse come risultante dalla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto del 2006.

L'importo così calcolato resta invariato per la durata del mutuo. La differenza tra l'importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall'atto di rinegoziazione è addebitato su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all'Irs a 10 anni, dalla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento. In caso il saldo fosse a favore del mutuatario la differenza sarà imputata a credito sul conto di finanziamento accessorio. L'eventuale debito del conto accessorio sarà rimborsato dal cliente con rate costanti. Banche ed intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione dovranno formulare ai clienti le proposte di rinegoziazione entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto fiscale. Le operazioni di rinegoziazione sono esenti da imposte e tasse. Banche e intermediari finanziari non dovranno applicare costi ai clienti."

Perchè non la ritengo una giusta soluzione all'innalzarsi dei tassi, innanzitutto basta domandarsi come mai la SURROGA è stata tanto ostacolata dalle banche mentre Hanno accettato subito e di buon grado questo Decreto legge.

Semplice.. perchè non riduce i loro margini... anzi li aumenta con un rischio di ANATOCISMO ovvero interessi su interessi, in quanto la differenza tra il dovuto alla banca e il pagato su base 2006 verrà restituita all'istituto con una maggiorazione del IRS10 + 0,50% Spread aggiuntivo.

Vuol dire che Una persona che abbia uno spread dello 1,85% già pagato x quel capitale va a ripagarci un altro 0,5% di margine per la banca.

Con le proposte di Surroga che sto facendo io propongo si di portare la rata al livello del 2006 ma riducendo proprio quel margine della banca da 1,85% a 0,60%
Quindi un risparmio di 1,25% di risparmio reale!

Quindi Il D.L. può essere una buona soluzione per il breve periodo, ma sicuramente non la giusta scelta nel lungo.

Bruno Zappia UIC 65866 ,Alzaia Naviglio Grande 46 - 20144 - Milano tel. 347/6984612 fax 02/8392949

sabato 17 maggio 2008

Euribor alle stelle. Allarme mutui

l'euribor a tre mesi (quello che interessa quasi tutti i contratti di mutui variabili) ritorna ai suoi massimi storici salendo a quota 4,85% mentre l'indice a una settimana cala passando al 4,25% dal 4,26%. espressa in soldoni la nuova stabilizzazione del tasso interbancario si traduce in un aumento previsto di 220 euro annui per oltre 3 millioni di famiglie, 18 euro in più al mese per un mutuo di 100mila euro. federconsumatori e adusbef hanno definito "preoccupante" la nuova impennata dell'euribor che si traduce in un aumento complessivo dei mutui contratti negli anni scorsi a 2.260 euro l'anno.

La soluzione?? Surroga il tuo mutuo blocca i rialzi dell'Euribor:

http://mutuo-blog.blogspot.com/2008/04/surroga-il-tuo-mutuo.html


Primo trimestre 2008: prezzi delle case al palo

(Finanza & Mercati)

secondo il rapporto sui prezzi degli immobili dell'ufficio studi ubh, il primo primo trimestre del 2008 fa registrare prezzi pressochè fermi su a livello nazionale (con incremento pari allo 0,7%). segno meno per molte città: guida firenze (-4%), napoli (3,6%), poi verona (-2,5%), genova (-2,4%), roma (-1,1%) e milano (-0,7%). in controtendenza venezia (+2,9%), bologna (+1,9%), torino (+1,8%) e trieste (0,5%), invariati i valori a bari rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. l'effetto stagnazione sui prezzi - addirittura in calo nelle aree metropolitane e nei centri intermedi, segue l'andamento lento delle compravendite già avvertito a fine anno. si sono allungati i tempi di vendita degli immobili - fra i 5,5 e i 6 mesi (nel 2007 era 4,5 mesi) - e così al termine di un'estenuante trattativa si può arrivare a spuntare sconti, rispetto al prezzo di partenza, tra il 12 e il 15%

Mutui: crescita zero nel 2007

(Il Mattino)

in affanno il mercato immobiliare campano dove, secondo uno studio dell'osservatorio mutui di unicredit banca per la casa sui dati bankitalia, le erogazioni di mutui nel 2007 sarebbero scese dell'8,5%. napoli sarebbe tra le città più colpite (-10,7%) dall'atteggiamento selettivo degli istituti di credito, sempre più attenti a valutare la capacità di rimborso dei propri clienti. molte banche hanno così deciso di fissare spread e costo del mutuo in misura correlata al richio - nel capoluogo campano il mutuo incide per il 42,5% su reddito delle famiglie - con conseguente del crollo di richieste per la paura di non farcela. per gamboi amministratore delegato di unicredit banca per la casa la crisi durerà per tutto il 2008 e minaccia anche altre regioni: basilicata, abruzzo, lazio, veneto e friuli hanno fatto registrare sensibili cali delle richieste. in controtendenza la lombardia (+5,1%), che da sola assorbe il 25% delle richieste, puglia (4,22%) e sardegna (7,35%). nel complesso il 2007 è stato una anno a crescita zero

Case vacanza: tirano le località alternative

(Gazzetta del mezzogiorno)

aprile è il mese di apertura per le trattative di case di villeggiatura e già sembrano delinearsi alcune tendenze per la prossima estate. il peso dei mutui e degli affitti sta costringendo le famiglie a equilibrismi di ogni sorta, così chi non vuole rinunciare alle vacanze deve adeguarsi orientando la propria scelta verso le zone collinari a ridosso delle località baleneari dove i prezzi sono ancora sostenibili. una situazione che sembra interessare ora anche quella fascia di utenti caratterizzata da un alto potenziale d’acquisto. anche per loro la scelta risulta più limitata a fronte delle cifre da capogiro raggiunte dagli immobili nelle località vip come portofino (12.618 euro/m2 di media secondo i dati dell'agenzia del territorio), cortina d'ampezzo (11.397 euro/m2) o capri (10.441 euro/m2). sogni. a questo punto non resta che industriarsi e per cercare la propria casa "fronte mare" diventano gettonatissime gallipoli, vieste, acitrezza o troppa, con prezzi calano che partono da 1.400 euro/m2 fino a un massimo di 2.750 euro/m2

L'immobile ecologico vale di più

(Finanza & Mercati)

Secondo un’indagine condotta dall’istituto di ricerca scenari immobiliari l’efficienza energetica aumenta il valore complessivo della casa. lo studio è stato eseguito presso un’ampia serie di società protagoniste nell’ambito immobiliare e ha rilevato che la crescita di questo fenomeno è solo all’inizio e l’attenzione nei confronti di questa tematica è in rapidissima espansione. la domanda di case ecologiche prevista nei prossimi cinque anni aumenterà soprattutto nelle regioni del nord, principalmente nelle grandi città, e parallelamente a questa crescita di valore ci sarà il deprezzamento delle strutture che entro il 2012 non rispetteranno le caratteristiche di efficienza energetica. L’indagine rivela anche come la sensibilità ecologista sia condizionata dal livello socio-culturale delle famiglie, con una maggiore attenzione da parte di giovani e professionisti

Stranieri: l'integrazione passa per la casa

(Corriere della sera)


l'integrazione dei cittadini stranieri parte dall'acquisto di una casa. i dati di scenari immobiliari parlano chiaro: nel 2006, su un totale di 37 mila immobili in vendita a roma 13.700 sono stati acquistati da stranieri, il 22,5% del totale. e il fenomeno sarebbe ancora in crescita secondo l'istituto di ricerca che stima per l'anno in corso una media di un acquirente straniero su quattro. i più pronti a investire sarebbero i rumeni - 62 mila i residenti nella provincia di roma secondo la caritas - di questi, circa 10mila avrebbero già acquistato casa. le abitazioni più ricercate dai nuovi acquirenti sono bilocali, in particolare nell'VIII municipio (tor tre teste, tor bella monaca), o il litorale (ostia, ladispoli), altrimenti i comuni dell'hinterland tivoli e guidonia, cesano, campagnano e l'area tiberina. per molti di loro acquistare casa è il primo passo per non sentirsi più stranieri

Affitti troppo alti, domanda in calo per le case vacanze

(Libero)

Previsioni a ribasso per quanto riguarda il mercato degli affitti di case vacanza. dopo la netta riduzione dello scorso anno (-30%) scenari immobiliari prevede un altro anno caratterizzato dal segno meno. secondo mario breglia di scenari immobiliari a determinare questa situazione concorrono due fattori: "da un lato le persone hanno meno soldi da spendere rispetto al passato e dall'altro i periodi di vacanza sono molto più frastagliati". a fronte di questa situazione i prezzi restano altissimi con quotazioni che possono raggiungere gli 8mila euro/mese ad agosto e circa 4mila a luglio per appartamenti - 50 m2 il taglio medio richiesto - che in altri periodi dell'anno non costerebbero più di 1.100 euro. mercato fermo in regioni come campania, toscana, sardegna e sicilia tradizionalmente floride mentre l'eccezione è rappresentata dalla sola liguria dove il mercato della locazione turistica ha una certa rilevanza tutto l'anno

La clientela business scopre la casa affitto flessibile

(Il sole24ore)


La "casa affitto flessibile" sta diventando un nuovo interessante segmento di mercato per chi opera nel settore immobiliare. alcune società si sono attrezzate per mettere a disposizione di una clientela, per lo più business, abitazioni di medio-alto livello nelle aree centrali delle grandi città, munite di tutti i comfort tecnologici e arredate con gusto. la durata media di un affitto è di dieci mesi ma la possibilità di locazione è estremamente flessibile, va da 3 giorni a oltre un anno. anche il settore immobiliare si adegua alla fluidità della società contemporanea e secondo alberto melgrati, amministratore delegato di halldis italia, questo genere di soluzione conviene alle aziende. i canoni di affitto sono più elevati rispetto a quelli dei contratti tradizionali (4+4) ma a conti fatti sono molto più bassi rispetto a quanto costerebbe a un'impresa provvedere al soggiorno dei propri dipendenti in albergo. fino al 60% in meno con lo stesso livello di servizi (pulizia giornaliera, noleggio auto con autista, wi-fi e quant'altro)

La seconda casa è un affare per stranieri

(La repubblica)

La seconda casa? ora parla straniero. se questo mercato non risente del generale calo delle compravendite in atto nel panorama nazionale, lo si deve soprattutto ai nuovi acquirenti: inglesi, tedeschi e soprattutto russi che trainano la crescita del settore. gli acquisti di residenze da parte delle famiglie straniere sono cresciuti dell'11% e del 18,6% in termini di fatturato. l'importo medio di spesa per la seconda casa da parte di questi acquirenti è di circa 370mila euro ma si può arrivare a un milione e oltre. le mete preferite degli utenti sono toscana, lazio e umbria ma in molti iniziano ad optare per la puglia e il "trullishire" le cui compravendite sono passate dal 3% del 2003 al 12% del 2007. bene anche l'abruzzo passato dall'1 al 6% in soli 4 anni

Il mercato rallenta? boom di nuove costruzioni

(Italia Oggi)

Nonostante il rallentamento delle compravendite nell'arco del 2007 in italia si continua a costruire. da un’anticipazione del rapporto annuale dell’agenzia del territorio emerge una crescita delle nuove costruzioni pari all’11,1%. l’area geografica trainante è stata il centro (+14,4%), seguita dal sud (+13%) e dal settentrione (+9%). la distribuzione ha invece prevalso nelle regioni settentrionali (+53%), seguite da sud (27%)e centro (20%).

Mercato immobiliare: compravedite giù del 7%

(Corriere della Sera)

"il ciclo immobiliare è evidentemente arrivato alla sua fase conclusiva". è quanto afferma l'agenzia del territorio alla luce del secondo rapporto 2007 sulle compravendite immobiliari. le transazioni sono diminuite complessivamente del 7,1% rispetto al 2006, del 4,6% nel settore residenziale ma la contrazione nel secondo periodo dell'anno ha fatto registrare -5,8% (-7,4% nei capoluoghi). la flessione ha investito maggiormente le grandi città con il dato più negativo a napoli (-16,2%), seguita da palermo (-12,4%) e milano con l'11,8% di transazioni in meno rispetto al 2006. cala anche il settore commerciale (-4,8%); il terziario (studi professionali, uffici, negozi scendono del 2,6%); il settore produttivo (-3,5%) e i magazzini (-5,2%). nonostante tutto non si prevedono crolli del valore degli immobili, la quotazione media - sempre secondo l'agenzia del territorio - è pari a 1.557 euro con una crescita del 30% rispetto al 2004, in salita del 2,6% rispetto al semestre precedente e del 5,5% sull'anno. e per il 2008? gianni guerrieri, direttore dell'osservatorio del mercato immobiliare dell'agenzia del territorio parla di "tassi di crescita vicini all'inflazione"

Il prezzo delle case negli USA soffre la maggiore caduta dal 1979

(Financial Times)

La traiettoria discendente del mercato immobiliare statunitense sembra ancora lontana dal volgere al termine. l'indice di prezzi delle case unifamiliari è sceso del 13,6% in 10 città. si tratta della maggiore caduta dall'inizio dei rilevamenti, nel 1987. le città più colpite sono state miami e las vegas, dove il valore della caduta è stato rispettivamente del 21,7% e del 22,8% nel 2007 rispetto all'anno precedente. l'inventario di case invendute è ai massimi dal 1981 e il numero di pignoramenti continua a crescere.

adesso si chiede a fannie mae e freddie mac, società finanziarie sostenute dal governo statunitense uno sforzo per puntellare i prezzi delle case e facilitare l'accesso ai mutui di possibili nuovi acquirenti

La stretta creditizia investe anche i privati

(Libero Mercato)

Secondo la banca centrale europea (BCE) ottenere un prestito per privati ed aziende è divenuto più dificile. I 113 istituti dell'inchiesta bce avrebbero inasprito le condizioni del credito. ora la la stretta raggiunge il 49% contro il 41% del trimestre precedente. tra i motivi delle restrizioni c'è l'aumento della percezione del rischio nell'attività economica, le previsioni generali del settore industriale e la difficoltà delle banche nel finanziarsi sul mercato interbancario. in questo clima di generale sfiducia tale tendenza è destinata protrarsi anche nel prossimo trimestre secondo anna grimaldi, economista di intesasanpaolo. Per la prima volta interessati alla stretta anche i mutui casa concessi ai privati dove si segnala una stretta ulteriore per la concessione di mutui dal 21 al 33% per effetto della severità delle banche da un lato e anchedi una minore richiesta delle famiglie

Il mercato ucraino inizia a cambiare ed entrano investitori stranieri

(Financial Times)

Anche se nella scorsa decade gli investitori nazionali hanno conquistato posizioni di prestigio nel mercato immobiliare ucraino e molti sono divenuti milionari dalla sera alla mattina, dal 2004 ha avuto luogo l'ingresso di investitori stranieri nel paese. così, secondo gli esperti, la domanda di spazi residenziali e commerciali di qualità continuerà a essere elevata a corto raggio, tuttavia gli elevati prezzi attuali non saranno sostenibili a lungo e presto si potrebbe assistere a delle correzioni perchè il mercato immobiliare ucraino è sette anni indietro rispetto a quello europeo

Il buon metodo spagnolo

(the Economist)

Le enormi perdite di numerose banche mondiali stanno sollevando critiche sulle reti di regolatori finanziari che non hanno saputo tamponare la crisi. in mezzo a questo uragano di polemiche, a madrid prevale un sentimento di soddisfazione per le politiche della banca di spagna che ha obbligato gli istituti spagnoli a fare accantonamenti mano mano che andavano crescendo nel loro bilancio attivi e prestiti.

La banca di spagna non ha risposte per tutti i problemi però alcuni suoi omologhi in vari paesi stanno prendendo nota di ciò che è stato fatto in terra iberica. sarebbe paradossale che gli organismi internazionali forzassero la spagna a cambiare approccio proprio quando in molti stanno iniziando a imitarlo

Portabilità negata. antitrust all'attacco delle banche

(La gazzetta del mezzogiorno)

Antonio Catricalà ha annunciato l'avvio di un'istruttoria su 10 gruppi bancari attivi in italia per pratica commerciale scorretta.raccogliendo le denunce di cittadini, secondo i quali le banche negherebbero la surrogazione proponendo contratti a costi insormontabili, il presidente dell'antitrust vuole vuole vederci chiaro circa il ripetto delle disposizioni del pacchetto Bersani. la portabilità del mutuo e la surroga dell'ipoteca da un'istituto all'altro dovrebbero avvenire infatti gratuitamente, ma la maggior parte delle banche chiede ancora oneri elevati per accollarsi il mutuo, tanto che un recente rapporto altroconsumo sosteneva che solo 2 banche su 40 rispettava le regole. per catricalà c'è materiale sufficiente per chiamare in causa le 10 banche.

Effettivamente ci sono banche che per non perdere margini di guadagno accettano la Surroga solo in caso il cliente provenga da un altro istituto di credito e non la concedono a clienti già acquisiti.

C'è da considerare inoltre che la banca surrogante può sempre giustificare il rifiuto sul piano del merito creditizio del cliente che lo richiede e che le banche in questo periodo sono in crisi di Liquidità.


Bruno Zappia UIC 65866 ,Alzaia Naviglio Grande 46 - 20144 - Milano tel. 347/6984612 fax 02/8392949

Case nuove: quando l'acquirente può invocare le garanzie

(sole24ore)

per gli immobili di nuova costruzione la legge prevede una granzia di 10 anni nel caso di rovina totale o parziale dell'edificio o gravi difetti dell'opera. per gravi difetti si intendono quelli che producono movimenti delle strutture essenziali dell'immobile e tutti quelli che pregiudicano gravemente l'utilizzazione dello stesso per le funzioni cui è destinato. più nello specifico si parla di gravi difetti in caso di crepe nei muri o sui soffitti, il sollevarsi della pavimentazione in legno dei singli locali, il distacco dell'intonaco della facciata dell'edificio, il difettoso funzionamento degli impianto di riscaldamento e idrico, l'inadeguatezza recettiva delle fosse biologiche, l'impiego di materiali difettosi nella costruzione dei solai, difetti di costruzione del tetto e del lastrico di copertura tali da provocare infiltrazioni d'acqua, la costruzione difettosa della canna fumaria dell'impianto di riscaldamento, il distacco del rivestimento del muro e la caduta di intonaco e vizi di realizzazione dei muri perimetrali. per tutti questi difetti l'appaltatore è responsabile nei confronti dell'acquirente, inoltre sono da considerarsi nulle le eventuali clausole che prevedano limitazionni dei doveri in capo a chi ha fabbricato lo stabile

Napoli : gli immobili fanno marcia indietro

(Il mattino)

focus su napoli dove i prezzi delle case sono scesi dell'1,6% (dello 0,7% nella seconda parte dell'anno), secondo i dati dell'ufficio studi tecnocasa. non accadeva da sette anni, ma le quotazioni degli immobili nel capoluogo della campania variano a seconda delle aree. resistono centro (4,9%) e la zona posillipo-chiaia (+ 2,1%). marcia indietro per il centro direzionale (-0,5%), dove il prezzo medio al m2 tocca 3.800 euro, vomero-arenella (-2,0% ad eccezione della zona vomero-cilea) con prezzi tra 5.500 e 6.000 euro, la zona collinare (-3,7%) e l'area flegrea-fuorigrotta con diminuzioni che sfiorano il 5%

Scendono gli affitti, ma non è crisi

(Milano Finanza)

nonostante la domanda di affitti aumenti anzichè diminuire si assiste a una flessione dei canoni di locazione tra il 5 e il 15%. a rilevarlo è l'ufficio studi gabetti che segnala prezzi in diminuzione specie per appartamenti di piccole dimensioni (monolocali e bilocali) dislocati nelle grandi città. canoni giù del 15% a milano, del 7,5% a roma e del 6,7% a napoli. in controtendenza torino e bologna con incrementi nell'ordine rispettivamente del 5,9% e 2,9%. stabili i rendimenti, tra il 2,5 e 5% lordi (in genere dimezzati da fisco e costi di manutenzione), più vicini al limite inferiore gli appartamenti sopra i tre locali e a quello superiore i piccoli. la città con i rendimenti più alti è napoli con una quota vicina al 5%

Conto alla rovescia per il taglio definitivo dell'ici

(Il messaggero)

E' scattata l'operazione "ici addio". dal 21 maggio i proprietari di prima casa potranno salutare senza molti rimpianti la tassa più odiata e già si fanno i primi conti: i risparmi più consistenti riguarderanno le famiglie residenti nelle grandi città dove i valori medi catastali delle case sono più alti, con sconti che andranno dai 450 euro di roma, ai 444 di firenze, ai 386 euro di genova scendendo fino ai 120 euro di macerata. il nuovo governo in carica completa la politica di tagli sull'ici iniziata dall'esecutivo guidato da prodi (per 800 milioni di euro) con effetti già in vigore con la finanziaria 2008. l'esenzione per ora riguarda il 40% dei proprietari, presto riguarderà tutti i proprietari eccetto quelli che possiedono abitazioni di lusso o accatastate come ville e castelli

Lombardia: transazioni immobiliari in chiaroscuro

(Sole24ore)
il mercato immobiliare lombardo va a corrente alternata. stando ai dati dell'osservatorio immobiliare dell'agenzia del territorio riferiti al secondo semestre 2007 sarebbero in crescita le transazioni immobiliari a pavia e brescia (+20% per entrambe), mentre resterebbero al palo quelle di sondrio (-25%) e mantova (-42%) rispetto allo stesso periodo del 2006.

gli agenti immobiliari si attendono una ulteriore flessione delle operazioni nella prima parte dell'anno e lamentano le difficoltà delle famiglie alle prese con i mutui. nonostante ciò rimane salda la fiducia degli operatori sulla tenuta del mercato che "avrebbe sempre il suo flusso" anche nelle città più colpite dalla crisi del mattone, secondo maurizio mori, presidente provinciale fiaip

Tokio regina degli affitti, Roma prima in italia

è tokyo la città con gli affitti più cari del mondo: 3.117 euro/mese per un bilocale, 5mila per un quadrilocale non arredato. al secondo e al terzo posto della graduatoria elaborata dalla camera di commercio di milano new york (3.040 euro/mese per un bilocale) e la città cinese di tianjin (2.280 euro/mese). tra le europee è londra la capofila, mentre per l'italia il primato spetta a roma - ventinovesima nella classifica generale delle città con gli affitti più cari - con 800 euro in media per un bilocale e 1.800 euro/mese per un quadrilocale. milano rimane stabile al 42mo posto della graduatoria mondiale con una media di 920 euro/mese per un bilocale e 1.350 euro per un quadrilocale. la città più economica in europa è budapest, al mondo tunisi (139 euro/mese)

Uffici: roma in calo, milano tiene

(MF)

la crisi finanziaria usa e la stagnazione economica nel nostro paese sono le cause principali del rallentamento del mercato immobiliare italiano. a farne le spese è soprattutto il segmento uffici che fa segnare un calo della percentuale del 25% di assorbimento degli spazi a roma (15mila metri quadri in meno) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. anche il canone massimo di locazione ha subito una leggera discesa nella capitale attestandosi intorno ai 390 euro/m2 annui. migliore la situazione di milano dove invece c'è maggiore richiesta di spazi per uffici e l'assorbimento è salito, nei primi tre mesi dell'anno, del 28% rispetto allo scorso anno (80mila metri quadri in più). vola invece il comparto retail (grandi spazi per magazzini) delle due città per un aumento degli investimenti del 26%

Casa vacanze: corrono soltanto quelle dai 500mila euro in su

la casa vacanze? è divenuto un miraggio per le giovani famiglie. uno studio gabetti property solutions fotografa la situazione di un mercato a due velocità, lento quello di fascia medio-bassa, sostenuto quello di fascia alta (da 500mila euro in su). se così i prezzi delle località più "in" (portofino, forte dei marmi, capri, olbia) si mantengono stabili è per merito dei nuovi ricchi, per la maggior parte russi disposti a spendere fino a 20-30 milioni di euro per una villa sul mare.

secondo l'ufficio studi ubh è la liguria la regione con i rincari maggiori negli ultimi quattro anni: a santa marghetita ligure e a rapallo i prezzi sono cresciuti del 7,2% nel giro di quattro anni, ma tra il 2000 e il 2004 l'effetto euro aveva fatto lievitare i prezzi delle case-vacanza del 25%. trend positivo anche per toscana e alcune zone emergenti del centro sud nelle marche, abruzzo, puglia e sardegna dove gli incrementi sono stati del 15-20%

Trend negativo in GB

in gran bretagna giù i prezzi delle case, -0,9% ad aprile rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. si tratta del primo calo su base annua registrato dal febbraio del 1996. la china negativa dei prezzi prosegue nei primi mesi dei quest'anno con un calo stimato da regulatory news service intorno all'1,3%, mentre a marzo la flessione era stata del 2,5% (la più significativa in 16 anni).

La frenata del mercato immobiliare britannico è dovuta alla stretta creditizia delle banche per l'erogazione di mutui ipotecari (le richieste di prestito immobiliare accettate dagli istituti di credito è sceso ai minimi degli ultimi nove anni secondo la banca d'inghilterra) e all'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto dei consumatori

affitti troppo cari. a roma un esercito di co-inquilini

l'emergenza affitti sta diventando un caso sociale nella capitale dove, secondo un'indagine dell'associazione dei consumatori adoc, il 19% dei romani vivrebbe in coabitazione (nel '98 erano solo il 9% della popolazione). un esercito di "non-famiglie", così è stato definito nella ricerca adoc questa categoria di persone - amici o amiche, colleghi ma anche fratelli o sorelle - costretta alla convivenza per potere emanciparsi dal nucleo familiare di origine. si tratta un fenomeno in continuo aumento che interessa per lo più gli under 35, la fetta più consistente (48%) dei "coabitanti" della capitale.

intanto roma si conferma la città con gli affitti più cari d'italia, dove un bilocale in centro costa 1.200 euro e per tre stanze si possono toccare i 1.600 euro/mese

a genova i prezzi delle case fanno marcia indietro

in frenata le quotazioni per gli immobili sotto la lanterna. a stabilirlo è il rapporto annuale sul mercato immobiliare genovese curato dall'associazione per studio e informazione mercati immobiliari locali (assimil) che registra un calo delle quotazioni pari al 4% nel 2007 rispetto all'anno precedente.

nel 2006 il valore medio di un appartamento era di 1.720 euro/m2 mentre nel 2007 è sceso a 1.650 euro. questo stato di cose non preoccupa più di tanto il presidente assimil, lorenzo terra per il quale "il mattone non ha mai tradito nessuno", daltronde negli ultimmi nove anni i valori degli immobili sono cresciuti del 41% circa con un cincremento annuo del 5%. fatto stà che i tempi delle compravendite si sono allungati fino a una media di 200 giorni e chi come bruno pastorino, assessore comunale delle politiche abitative del comunice di genova, si preoccupa per le ricadute sociali del fenomeno, invoca tre tipi di intervento: sostegni diretti alle famiglie per l'affitto e per la locazione, messa in rete di forze istituzionali, imprese e università e riqualificazione della città

milano: gli affitti crollano del 15%

milano, dal caro al calo affitti il passo è breve. è quanto rilevato dall'ufficio studi gabetti secondo il quale sotto la madonnina i canoni medi sarebbero scesi addirittura del 15% nei primi mesi del 2008 contro il 7,5% di roma e il 6,7% di napoli. secondo claudio lossa dell'osservatorio prezzi della borsa immobiliare "negli ultimi anni molte famiglie hanno comprato, oggi è inevitabile che la domanda di locazioni cominci a scendere. e i peezzi di conseguenza".

per chi ha puntato sul mattone come investimento i rendimenti sono a ribasso: stando sempre all'analisi condotta da gabetti si va dal 4,2% l'anno per un monolocale a 3,6% per un quadrilocale. tuttavia per la famiglia media il pigione continua a essere inarrivabile, fa notare leo spinelli del sindacto degli inquilini (sicet), per il quale il calo affitti riguarderebbe soltanto gli alloggi di pregio, mentre la relazione salari - pigioni è ancora iniquo

bankitalia: giù tassi e debiti delle famiglie

(avvenire, sabato 3 mag 08 )

a marzo in calo tassi e debiti delle famiglie. è il dato che emerge dall'ultimo supplemento al bollettino statistico della banca d'italia che rileva lo stock debitorio delle famiglie italiane in discesa da 469 miliardi di febbraio a 461 del mese di marzo e la flessione del tasso annuo effettivo globale (taeg) sceso dal 5,77 al 5,74%.

aumentano i prestiti a rischio per le famiglie italiane superando il tetto degli 11 miliardi (non accadeva dallo scorso novembre) mentre non si arresta la corsa a rialzo dei tassi per il credito al consumo, con un taeg che sale dal 9,63 al 9,67% con picchi dell'11,31% dei prestiti per un periodo inferiore all'anno