venerdì 28 novembre 2008

effetto della crisi sui mutui: è boom di pignoramenti


boom di case pignorate a milano, dove la crisi economica rischia di fare esplodere l'emergenza casa. nei primi sei mesi dell'anno le procedure di sfratto per pignoramenti sono cresciute del 25% rispetto allo scorso anno e si calcola che vi siano attualemente 14mila sfratti in corso di esecuzione a milano e provincia. un fenomeno destinato ad allargarsi con il proseguire della crisi economica secondo il sindacato inquilini casa e territorio (sicet), perchè le rate del mutuo e i canonni di affitto incidono sempre di più sui redditi (tra il 36 e il 53% su un reddito da 30mila euro). gli sfratti già eseguiti dalla forza pubblica nei primi sei mesi dell'anno pareggiano quesi quelli effettuati in tutto l'arco del 2006 e sono il 10% in più rispetto al 2007

nei provvedimenti anti-crisi spunta un codice etico per le banche


nel pacchetto degli interventi del governo a favore delle banche e delle famiglie spunta l'ipotesi del codice etico. una sorta di accordo tra il governo e le banche interessate dalle misure economiche del tesoro. in pratica gli istituti di credito, le cui obbligazioni perpetue sono state sottoscritte dal tesoro, si impegnerebbero a garantire i prestiti alle imprese e a ridurre lo spread a vantaggio delle famiglie. una misura alla quale potrebbe essere abbinato l'obbligo di adottare il tasso di riferimento bce invece dell'euribor

i prezzi delle proprietà di dubai si riducono della metà

anche il ricchissimo emirato arabo di dubai sta sentendo i morsi della crisi creditizia che ha colpito settore immobiliare. i prezzi delle proprietà di alcune delle società immobiliari che operano nel segmento del lusso si sono ridotti drasticamente. così i prezzi del complesso downtown burj dubai, una delle zone più esclusive della città, sarebbero crollati del 50%, secondo agenti immobiliari dell'emirato, dopo dell'ascesa senza freni dei prezzi. ora alcuni investitori stanno vendendo le loro proprietà a prezzi ribassati, mentre altri trattengono le loro proprietà con la speranza e la fiducia che i prezzi tornino a salire

c'è un mattone che cresce intorno al turismo del vino

l'economia che cresce intorno al vino e alla cultura fa crescere l'indotto. tanti comuni del circuito "città del vino", attualmente 560 sul territorio italiano, vedono salire il valore del proprio patrimonio edilizio.

a livello nazionale il valore medio dei fondi è quadruplicato passando da 10mila a 45mila euro per mille metri quadri e la domanda, in crescita, fa salire le quotazioni degli immobili. una importante opportunità di sviluppo per le comunità locali che però va salvaguardata attraverso l'aggiornamento del un piano regolatore delle "città del vino" per la tutela dell'equilibrio estetico e ambientale

frena il mercato immobiliare milano: case meno care in centro

andamento lento nel 2008 per il mercato meneghino, dove le quotazioni sono scese del 2,2% nel primo semestre dell'anno. a rilevarlo è l'ufficio studi tecnocasa che registra cali nell'ordine del 3,1% nelle aree centrali della città, del 3,8% nelle macroaree bovisa-sempione (con performance particolarmente negative per i quartieri di espinasse-certosa e sarpi-canonica) e del 2,6% in città studi-indipendenza.

la domanda è diventata più selettiva e rivolta ad abitazioni situate ai piani alti, luminose ed inserite in contesti d'epoca. stenta il mercato delle case di taglio medio-grande, mentre tengono le compravendite dei tagli piccoli (50-70 m2) e delle soluzioni di prestigio. tra le zone più ambite viale monterosa, piceno-plebisciti e corso XXII marzo e via archimede sulla quale insistono palazzi d'epoca con appartamenti di ampie metrature (tagli minimi di 300 m2) adatti per pubblico di nicchia

l'euribor torna ai livelli di 19 mesi fa

l'euribor a tre mesi, quello con il quale vengono indicizzati i mutui per l'acquisto degli immobili, è sceso per la prima volta sotto la soglia del 4% dopo 19 mesi. dopo i tagli della banca centrale europea ai tassi bce di ottobre e novembre, cala a ritmo più lento l'indice euribor e i benefici si fanno sentire sulle rate di quanti hanno contratto un mutuo con "sconti" tra 64 e 77 euro/mese.

un'elaborazione mutuionline condotta a novembre su un prestito da 100mila euro con euribor 360 a 3 mesi + 1% di spread mostra rate in calo da 865 a 801 euro per un mutuo di durata 15 anni, di 739 a 671 euro per un mutuo di durata 20 anni e da 625 a 548 euro per un mutuo di durata 30 anni. sono i primi effetti del calo dei tassi, altri effetti positivi dipenderanno dall'andamento dell'euribor

il catasto fa riemergere 20mila immobili di lusso


a milano scatta l'operazione "equità", come la definiscono a palazzo marino. l'agenzia del territorio ha passato al setaccio l'intero territorio cittadino riclassificando 19mila immobili sottostimati. il "riclassamento" di dimore classificate come economiche o popolari, in realtà residenze lussuose insistenti nelle zone più prestigiose della città, comporterà l'aumento dell'ici per i proprietari e 15 milioni di euro in più nelle casse comunali. le notifiche per i proprietari di immobili sottostimati partiranno da dicembre

a pavia immobili scontati fino al 20%


"per vendere servono sconti del 20% rispetto a un anno fa". la stima è dell’ufficio studi gabetti che ha stimato tale calo sommando il 2,1% di valore reale degli immobili perso nei primi dieci mesi del 2008, al 2.9% del secondo semestre 2007, cui va aggiunto un ulteriore 15% applicato in fase di trattativa. a pavia, secondo l’ufficio studi gabetti, la “pezzatura” di casa più richiesta (sia per la vendita che per l’affitto) resta il bilocale con una domanda sostenuta da universitari e impiegati nel polo sanitario. sempre gettonato il centro storico (piazza duomo, piazza della vittoria, strada nuova e corso cavour) dove i prezzi però sono in frenata e vanno dai 3.500 ai 4mila euro/m2 per gli edifici storici, intorno ai 4.500 euro/m2 per le case di nuova costruzione. prezzi più abbordabili, comunque in calo, nella zona del policlinico (2.700-2.800 euro/m2), nelle aree periferiche di santa teresa (2.200 euro/m2) e oltre il ponte coperto (2.500-2.700). in questo contesto reggono gli affitti in città con picchi di interesse nelle aree policlinico e ticinello

per jll sono buone prospettive per centri commerciali in italia


prospettive incoraggianti per gli investimenti immobiliari in italia, francia, spagna, germania e regno unito. lo evidenzia uno studio di jones jang lasalle (jll) presentato al mapic, l'evento di cannes dedicato all'immobiliare commerciale. guardando ai progetti in cantiere, l'italia è prima con 68 nuovi progetti in arrivo entro il 2009 per un totale di oltre 1,1 milioni di m2. seguono la germania con progetti per 922mila m2, spagna 884mila m2, regno unito 832mila m2 e francia 532mila m2

via montanapoleone balza al quarto posto delle vie più care


un negozio nelle vie del lusso a milano costa all'anno 6.700 euro/m2. così via montenapoleone diviene la quarta via dello shopping più costosa al mondo secondo la graduatoria cushman & wakefield basata sul costo degli affitti dei negozi nelle vie della moda di 48 paesi.

milano dietro solo agli champs elyseès di parigi (7.732 euro/m2), cuaseway bay a hong kong (12.610 euro/m2) e la fifth avenue di new york (17mila euro/m2). via montenapoleone ha scavalcato new bond street (londra) e grafton street (dublino), grazie a un rincaro dei canoni pari all'11% registrato quest'anno

ecco perchè è così difficile vendere una casa negli stati uniti

il 29% delle vendite di case registrate negli stati uniti a ottobre erano derivanti da esecuzioni ipotecarie realizzate principalmente dalle banche. un altro 12% erano vendite con forti sconti (short sales) applicati da proprietari che vendono al di sotto del valore del proprio mutuo come misura disperata per evitare il pignoramento dell'immobile. per riassumere, più di 4 immobili su 10 sono stati trasferiti da persone o entità altamente motivate a liberarsi rapidamente della propria casa, per i quali realizzare il massimo da una vendita non è al momento prioritario. ciò spiega quanta fatica facciano oggi i venditori a trovare acquirenti

quanti soldi occorrono per comprar casa?


uno studio di scenari immobiliari rileva i metri quadrati acquistabili da risparmiatori con differenti livelli di reddito nelle città capoluogo d'italia. seguendo la regola che la rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito, il calcolo è stato effettuato per retribuzioni pari a 1.500, 2.000 e tra i 2.500-3.200 euro. nel primo caso, con una retribuzione di 1.500 euro mensili e un mutuo di 85mila euro, si possono acquistare tra i 24 e i 29 m2 a roma, milano, bolzano, venezia e firenze.

la stessa cifra sarebbe sufficiente per acquistare una casa di 90 m2 a brindisi e alcune città della calabria e della sicilia. nel secondo caso (reddito pari a 2.000 euro/mese) il finanziamento salirebbe a 112.000 euro (682 euro di rata/mese) e tale prestito basterebbe a finanziare appena 32-39 m2 a roma, milano, bolzano, venezia e firenze, dai 102 ai 118 m2 in molte città di puglia, calabria e della sicilia. nel caso di redditi tra i 2.500 e 3.200 euro, il finanziamentio salirebbe tra i 138mila e i 175mila euro il che permetterebbe all'acquirente di accedere per lo meno a un mini-appartamento (42 m2) a milano e "allargarsi" un po' di più nelle altre città dove i prezzi sono diventati proibitivi anche per salari più alti della media

roma: in flessione gli affitti

a roma calano gli affitti. lo afferma uno studio tecnocasa che registra una flessione nei valori medi di bilocali e trilocali, rispettivamente dello 0,6 e dello 0,8%. giù monteverde nuovo-villa panphili, trigoria-castel di leva-laurentino, piramide e laurentino. salgono i canoni nell'area buffalotta, boccea-montespaccato, colli aniene-verderocca e a torre maura dove sono aumentate le richieste per via delle maggiori difficoltà nell'acquisto trovate da molti risparmiatori che si uniscono ai consueti "frequentatori" della zona, ovvero studenti e trasfertisti. tecnocasa ha anche rilevato una leggera flessione dei valori medi delle case livello nazionale, in calo dello 0,1% i bilocali, dello 0,4% dei trilocali. ribassi più consistenti nelle grandi città: -0,8% per i bilocali, -1% per i trilocali

fiaip: prezzi giù del 7%

forte calo della domanda e un aumento dell'offerta complessiva di case producono la brusca frenata del mercato dopo oltre 10 anni di espansione. lo rileva il secondo rapporto fiaip che segnala prezzi in diminuzione de 7-7,5% per abitazioni e negozi e un crollo delle compravendite del 14% nell'anno in corso. quotazioni in calo nel 2008 anche nel mercato degli affiti: -3,3% nel residenziale, 6-8% nel comparto commerciale mentre crescono i contratti di locazione (+1,7%) nell'anno in corso, trend destinato a continuare nel 2009

i risparmi prenderanno la strada di casa?

secondo gli esperti di professione casa sarebbe in aumento la domanda di acquisti da investimento. nelle grandi città si registra un incremento di potenziali acquirenti che comprano per ottenere reddito da locazione o semplicemente per scopi difensivi del capitale: sono il 12% di chi cerca casa a milano, il 18% a roma, addirittura il 48% a venezia, città dove notoriamente si compra per poi affittare.

i prezzi in calo degli immobili con la concomitanza della crisi del settore finanziario rendono più appetibile l'investimento nel mattone. per chi ha liquidità disponibile ci sono interessanti opportunità di investimento nel mattone di fascia media (case di taglio medio e buona qualità in zone semicentrali) a prezzi più accessibili.

calano decisamente i prezzi in periferia dove la stretta creditizia deprime la domanda, pertanto le quotazioni scendono tra il 10 e il 15%. tansazioni bloccate anche nel comparto delle case in costruzione e secondo il centro studi edilizia (cresme) la soluzione per i costruttori sarà abbassare i prezzi e costruire meno

per uscire dalla crisi non basta solo il calo dei tassi


non basta la riduzione dei tassi per rilanciare il mercato dei mutui. gli effetti dei tagli sul costo del denaro non sono automatici e miglioramenti si sono iniziati a vedere per i risparmiatori solo dopo un'ulteriore sforbiciata operata dalla bce (50 basic point) la scorsa settimana. gravano sul settore "le politiche di razionamento del credito messe in campo dalle banche" - spiega luca dondi, economista di nomisma — e solo un ulteriore allentamento della politica monetaria sembra in grado di attenuare vincoli che limitano fortemente la capacità di spesa delle famiglie. in sostanza — continua dondi — è necessario ricomporre "un quadro favorevole agli impieghi immobiliari" ripristinando un clima di fiducia nei confronti del settore. ma la riduzione dei tassi da sola non sembra in grado di garantire il rilancio del settore.

servono sgravi fiscali per spingere il mercato della "prima casa" aumentando l’importo massimo della detrazione o, addirittura, coprendo totalmente il costo degli interessi passivi pagati alla banca

indagine uil: va nell'affitto il 27% del reddito

il 27% del reddito netto delle famiglie italiane viene impiegato per pagare l'affitto della propria abitazione. lo rivela uno studio della uil, riferito al primo semestre 2008, secondo cui gli affitti mensili medi nelle grandi città ammontano a circa 923 euro. record a roma, con 1.782,20 euro che incidono sul reddito della famiglia per il 68,7%. a seguire venezia (1.470 euro/mese), poi firenze (1.082 euro/mese) con un'incidenza sul reddito pari al 41,7%, quindi milano con 997 euro e un'incidenza pari al 38,4 %. al lazio anche il primato degli sfratti: 6.422 su un totale di 43.739

i debiti immobiliari espagnoli stanno diventando tossici

le banche spagnole non sono solo esposte ai mutui che hanno concesso agli acquirenti di immobili, ma anche ai prestiti che hanno dato a migliaia di agenzie immobiliari e costruttori, che hanno trasformato tali prestiti in "debiti tossici", la maggiore minaccia per la salute del sistema bancario nazionale.

gli ispettori della banca di spagna sono al lavoro per analizzare i crediti di 50mila piccole agenzie speculative, così come di 15 tra le più grandi. "dall'ultima crisi, gli istituti di credito erano usciti rafforzati rivalendosi sui debitori con la confisca delle loro case e facendo il miglior affare della loro vita", come ha sostenuto un funzionario spagnolo, una situazione che potrebbe ripetersi anche stavolta, solo che alle condizioni del mercato attuale, le banche impiegheranno anni prima di riprendersi dai finanziamenti erogati per case che mai avrebbero dovute essere costruite"

il ceto medio taglia i consumi e il mattone frena

Compravendite in calo fino al 20%, tempi di acquisto che si allungano, non siamo al crollo ma il momento è difficile per chi opera nel settore immobiliare, un mercato in continua crescita da otto anni a questa parte. i più colpiti, secondo piersanto casu presidente fiaip di parma sono cittadini con redditi medio-bassi che comunque incidono fortemente sull'andamento della domanda di immobili.

dall'altro lato influisce una maggiore attenzione degli acquirenti alla qualità del prodotto cosu i tempi di vendita si sono allungati fino a 7 mesi e i prezzi, sempre nell'ambito dell'usato, sono scesi del 10%. difficile la situazione anche per quanto riguarda il settore delle costruzioni dove continua ad aumentare lo stock di invenduto, una situazione - secondo il presidente nazionale dell'ance paolo buzzetti - destinata a peggiorare nel 2009

caro vita: l'84% fa fatica a pagare il mutuo


secondo un sondaggio confesercenti-swg l'84% degli italiani che hanno acceso un mutuo ora farebbero fatica a sostenerlo. è allarme per i bilanci familiari gravati da una rata onerosa - lo studio parla di 478 euro di media - che nel 23% dei casi lievita tra 500 e 1000 euro, mentre un altro 10% sborsa tra i 1.000 e i 2mila euro. è giunto il momento delle rinunce per tante famiglie che, interpellate sui "tagli" operati per far fronte alle spese crescenti, hanno dichiarato di dover fare a meno delle vacanze (21%), delle spese per il tempo libero (20%) e per il guardaroba (17%). un impoverimento sul quale ha influito la crisi finanziaria - il 17% degli intervistati sostiene di avere subito perdite dai propri investimenti - e l'aumento del costo della vita cui non è seguito un riadeguamento dei salari

le politiche per la casa di barack obama


le misure economiche di barack obama relative alla casa sono focalizzte principalmente ad interventi sui mutui e a sostegno delle persone vicine al pignoramento del loro immobile.

obama vuol dare accesso a un credito ipotecario universale esteso anche a quei proprietari che non possono usufruire delle deduzioni fiscali che consentono un rimborso di 500 dollari l'anno. inoltre vigilerà sull'industria dei mutui subprime con leggi più severe contro le frodi e darà al governo più risorse per lottare contro le attività sospette.

il neo eletto presidente degli stati uniti ha inoltre intenzione di lanciare una vera e propria operazione trasparenza per semplificare la contrattualistica dei mutui a beneficio di una maggior comprensione degli stessi da parte dei cittadini e consentire la modifica delle loro condizioni nel caso il proprietario dell'immobile sia in bancarotta. nel corso delle sue apparizioni in pubblico obama ha poi anche dichiarato di volere creare un fondo di 10.000 milioni di dollari appannaggio delle persone a rischio imminente di pignoramento e di voler sostenere la ripresa del mercato dei mutui.

per ultimo ha invitato le banche a utilizzare le risorse governative a loro sostegno e a fare una moratoria di 90 giorni per bloccare le esecuzioni immobiliari a favore di chi rischia di perdere la casa

draghi propone la sostituzione dell'euribor con il tasso bce


per mario draghi, governatore della banca d'italia basterebbe abbandonare l'euribor come tasso di riferimento per i mutui e adottare direttamente il tasso della banca centrale europea (bce) per alleggerire la rata di tanti risparmiatori. in precedenza era stato lorenzo bini-smanghi della bce a ritenere non "giusto far pagare il prezzo della sfiducia fra le banche ai cittadini". in concreto, con finanziamenti indicizzati al tasso bce si risparmierebbero in media 100 euro/mese