martedì 3 giugno 2008

Mutui, Draghi chiede alle banche di applicare la portabilità

(Sole 24 ore)

Il Governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi, promuove l'accordo fra banche e Tesoro per la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, varato dal decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri, ma massimo spazio alla concorrenza tra le banche, agevolando quindi la portabilità.

Nelle considerazioni finali all'assemblea ordinaria dei partecipanti il Governatore ha sottolineato che «la ristrutturazione del debito può arrecare sollievo alle famiglie, giovare in prospettiva alle stesse banche, riducendo i casi di insolvenza». Occorrerà «verificare con attenzione gli eventuali effetti di questa misura sul mercato delle cartolarizzazioni esistenti.

Deve in ogni caso essere lasciato il nell'omassimo spazio all'operare della concorrenza nell'offerta delle migliori condizioni ai clienti». Sono però in ritardo le banche italiane nell'applicare le nuove norme su portabilità gratuita ed estinzione anticipata dei mutui.

«Le norme sull'estinzione anticipata e sulla portabilità dei mutui – ha detto Draghi – hanno tardato a tradursi in pratica, anche per difficoltà applicative». La Vigilanza, sottolinea il Governatore, «ha sollecitato le banche ad adeguarvisi in pieno, riducendo tempi e adempimenti necessari, e ha prescritto specifici obblighi di informazione al cliente sull'esercizio dei propri diritti. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato - ha ricordato Draghi - ha avviato indagini per verificare l'esistenza di pratiche commerciali scorrette».

Sul fronte internazionale Draghi ha sottolineato che «è presto per dire» se la crisi deimercati finanziari provocata dalla crisi dei mutui immobiliari Usa «sia terminata». Le tensioni sui mercati si vanno allentando ma «non si sono ancora ripristinate condizioni di normalità».È ancora presto per valutare pienamente le conseguenze sull'economia reale: «molto dipenderà dalla dimensione e dalla rapidità del processo di ricapitalizzazione in corso presso le maggior istituzioni mondiali».

Draghi ha sottolineato che le banche italiane «hanno retto bene in questi mesi l'urto della crisi» e che la Banca centrale europea «ha protetto i suoi membri dalla turbolenza mondiale». «È ancora viva in noi la memoria – ha detto il governatore - delle periodiche crisi di cambio che colpivano la lira a ogni stormir di fronda dei mercati».

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