martedì 22 aprile 2008

Euribor ai massimi dal 2001. E Banca Intesa alza i tassi fissi


La Banca centrale europea, nella sua riunione di giovedì, con ogni probabilità confermerà il costo del denaro al 4%. Dopo la crisi dei mutui subprime e le turbolenze dei mercati, Francoforte ha deciso, infatti, di fare marcia indietro sull'intenzione precedentemente dichiarata di alzare i tassi al 4,25 per cento. Eppure, a conferma delle tensioni sui mercati, il fixing dell'Euribor (il tasso medio a cui avvengono le transazioni finanziarie in euro tra le grandi banche europee) ha toccato il 4,80%, il livello massimo dal 7 maggio del 2001.



E già ci si aspettano conseguenze sui mutui a tasso variabile indicizzati a questo parametro.Il mercato, in effetti, reagisce più seguendo l'andamento dell'Euribor che le rassicurazioni della Bce. Così la crisi dei mutui inizia a far sentire ripercussioni pesanti anche nel nostro paese: Banca Intesa, infatti, ha annunciato il ritocco al rialzo (+0,35-0,40%) dei tassi fissi per i mutui alla clientela stipulati a partire da ottobre, come conseguenza delle «forti tensioni sulla liquidità circolante sui mercati». I ritocchi al rialzo, secondo i dati riportati in una circolare della banca, arrivano a un massimo dell'1% per i prestiti "Prestintesa maxi tasso fisso".



Nonostante l'orientamento delle banche, durante una tavola rotonda promossa dal Crif (società che gestisce il principale sistema di informazioni creditizie operante in Italia) dedicata proprio al tema della crisi dei mutui, è stato sottolineato come in Italia il mercato dei mutui sia strutturalmente solido e i tassi di insolvenza mostrino una sostanziale stabilità negli ultimi sei anni.

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