(Corriere della sera)
anche se il costo del danaro, ai minimi da quattro anni a questa parte, e la tendenza del mercato a calmierare i prezzi autorizzerebbero all'euforia, i suggerimenti degli esperti sono improntati alla cautela.
se è vero infatti che il finanziamento di un mutuo a tasso fisso è sceso di mezzo punto rispetto alla media del 2008 (al 5,5%) e i variabili sono tornati al di sotto della soglia del 4%, bisogna fare comunque i conti con la ciclicità di un'economia sempre più fluttuante. un mutuo variabile, ai tassi attuali è sottoscrivibile solo se si è in grado di sostenere aumenti almeno del 30% della spesa mensile.
comunque il vero problema sembra oggi la disponibilità del credito più del costo dello stesso. le banche erogano finanziamenti con il contagocce a privati e imprenditori scottati o direttamente colpiti dalla crisi. questi due fattori determinano insieme la stasi del mercato immobiliare
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