mercoledì 8 ottobre 2008

Tassi: taglio coordinato (50 p.b.) delle principali banche centrali


(sole24ore)


FRANCOFORTE - Le principali autorità monetarie del mondo hanno annunciato oggi un ribasso coordinato del costo del denaro. Il tentativo è di rispondere all'emergenza creata dalla crisi creditizia e di ridare fiducia ai mercati finanziari. Il tasso di riferimento della Banca centrale europea passa quindi dal 4,25 al 3,75%.


La decisione giunge all'improvviso, fuori da qualsiasi calendario. A partecipare alla mossa coordinata sono oltre alla Bce, anche la Federal Reserve (che ha portato i Fed Funds all'1,5%, e il tasso di sconto all'1,75%), la Riksbank svedese (al 4,25%), la Banca centrale canadese, la Banca d'Inghilterra(al 4,5%) e la Banca centrale svizzera (tassi base tagliati di 50 punti base, banda di oscillazione del Libor al 2-3%).


E' intervenuta anche la Banca centrale cinese con un taglio dello 0,27%: la riduzione avrà effetto da domani, con il tasso-base abbassato dal 7,20% al 6,93%. Pechino ha inoltre tagliato del 50% il livello delle riserve obbligatorie previsto per gli istituti bancari con effetto a partire dal prossimo 15 ottobre. Non è intervenuta la Banca centrale del Giappone che gia da tempo ha i tassi di interesse al minimo assoluto (0,5%), preferendo intervenire sul mercato iniettando liquidità. Infine la Banca centrale del Canada ha tagliato il tasso overnight di 50 p.b. che scende al 2,50 per cento.


In un comunicato, la Bce ha spiegato che la scelta coordinata è "senza precedenti". Giunge dopo che il consiglio direttivo dell'istituto monetario aveva aperto la porta a una riduzione del costo del denaro appena una settimana fa, in occasione di una conferenza stampa del presidente Jean-Claude Trichet. La Bce spiega oggi che la decisione è stata possibile perché nella zona euro i rischi inflazionistici sono diminuiti e le aspettative di inflazione sono stabili.La scelta di coordinare la riduzione del costo del denaro riflette bene la gravità della situazione. Da finanziaria la crisi è ormai diventata bancaria. Nel mondo industrializzato molti istituti di credito sono in crisi di liquidità e alla ricerca di nuovo capitale. Proprio oggi, il Governo inglese ha annunciato un piano che prevede la parziale nazionalizzazione del settore creditizio.


In Spagna, l'Esecutivo ha creato un fondo che riacquisterà le obbligazioni di cattiva qualità per aiutare i bilanci delle banche. In Italia, il Governo dovrebbe annunciare in giornata nuove misure per aiutare banche e risparmiatori.Ormai, anche in Europa, non solo negli Stati Uniti, la tempesta finanziaria scoppiata nell'estate 2007 ha scatenato una doppia risposta: monetaria e fiscale. Per uscire dalla crisi creditizia, l'establishment europeo ha deciso di utilizzare le due leve a sua disposizione. È la conferma di quanto grave sia la situazione.


Non si possono escludere ulteriori novità da parte delle autorità monetarie europee. Il ribasso dei tassi d'interesse annunciato oggi aiuta la fiducia delle famiglie e risponde alle incertezze economiche, ma non risolve di per sé il problema di sfiducia che da mesi ormai sta attanagliando il mercato monetario.A trenta minuti dall'annuncio dell'allentamento monetario non si segnalava una discesa significativa dei tassi di interesse di mercato. Il tasso d'interesse overnight in euro si è portato sotto il 4% in linea con il nuovo tasso di riferimento della Bce. Ma il resto della curva appare ancora in tensione. Il tasso a tre settimane rimane al 4,95%. Quello a tre mesi viaggia intorno al 5,30% con una riduzione di appena lo 0,09 rispetto alla situazione precedente il taglio al costo del denaro.

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